Nella seduta n. 37 del 31 maggio il Consiglio dei Ministri ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge che introduce disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy (il cosiddetto Ddl “Made in Italy”) con lo scopo di sostenere lo sviluppo delle produzioni nazionali d’eccellenza e promuovere la tutela e la conoscenza delle bellezze naturali, del patrimonio culturale e delle radici culturali nazionali, in Italia e all’estero, alla valorizzazione dei mestieri e al sostegno dei giovani.

Le misure di promozione ed incentivazione, si legge nel Comunicato Stampa del Governo, dovranno essere coerenti:

  • con il principio di sostenibilità ambientale della produzione;
  • con la transizione dei processi produttivi verso la digitalizzazione nella salvaguardia delle peculiarità artigianali;
  • con l’inclusione sociale e la valorizzazione del lavoro femminile e giovanile;
  • con il principio di non discriminazione tra le imprese.

Sono 5 gli ambiti di intervento del Ddl:

  • Filiere strategiche nazionali
  • Istruzione e formazione
  • Giornata nazionale del Made in Italy
  • Misure di promozione
  • Tutela dei prodotti

Nell’ambito delle filiere strategiche nazionali, si prevedono misure a favore delle imprese, tra cui l’istituzione del “Fondo nazionale per il Made in Italy”, con una dotazione iniziale di 1 miliardo di euro.
Previsto inoltre il rifinanziamento o la rimodulazione d’incentivi specifici, tra cui:

  • il rifinanziamento a decorrere dal 2024 del c.d. “Voucher 3i” per l’acquisto di servizi di consulenza per la brevettazione;
  • misure di sostegno per l’imprenditoria femminile;
  • misure a favore delle filiere legno-arredo, fibre tessili naturali, ceramica, nautica da diporto;
  • disposizioni in materia di pubblico approvvigionamento di forniture di qualità; informazione del consumatore sulle fasi di produzione della pasta.