Lo scorso 18 luglio il Consiglio dell’UE ha adottato formalmente nuove norme in materia di imposta sul valore aggiunto (IVA) per le vendite a distanza di beni importati, volte a incoraggiare i fornitori al di fuori dell’Unione europea ad utilizzare lo sportello unico dell’IVA per le importazioni (IOSS) ai fini della comunicazione e della riscossione dell’IVA.

La direttiva punta a migliorare la riscossione dell’IVA sui beni importati, garantendo che i debitori dell’IVA all’importazione siano sempre i fornitori, anziché i consumatori dell’UE, come è prassi al momento.

L’IOSS (Import One Stop Shop), ricordiamo, è un sistema pensato per semplificare la gestione dell’IVA sulle vendite a distanza di beni importati da paesi extra-UE verso i consumatori europei, che permette agli operatori extra-UE di registrarsi in un solo Stato membro dell’UE, anche se vendono in più Paesi dell’Unione.
L’IVA viene pagata al momento dell’acquisto, invece che alla frontiera.
Questo alleggerisce il consumatore dalle pratiche doganali e trasferisce la responsabilità dell’IVA alle piattaforme o ai venditori.
Se un operatore straniero non usa l’IOSS, dovrà registrarsi in ogni singolo Stato membro dove vende, rendendo il sistema IOSS molto più conveniente.

La direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione. Le nuove norme si applicheranno a partire dal 1º luglio 2028.