Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 135 del 22 luglio, ha approvato in esame preliminare un decreto legislativo che, in attuazione della legge delega per la riforma fiscale (legge 9 agosto 2023, n. 111), introduce disposizioni in materia di Terzo settore, crisi di impresa, sport e imposta sul valore aggiunto.

Il provvedimento, in vista dell’entrata in vigore all’inizio del prossimo anno delle nuove disposizioni fiscali per gli enti del Terzo settore, interviene su alcune criticità segnalate dagli operatori, introducendo misure di semplificazione e razionalizzazione delle norme.

Interviene, tra l’altro in merito alle attività attualmente inquadrate come commerciali e che potrebbero, in applicazione dell’art. 79 del Codice del terzo settore, essere qualificate come non commerciali. Tale passaggio potrebbe generare plusvalenze “figurative”: in questi casi, l’imposizione è sospesa e differita al momento della cessione del bene o di cambio di destinazione.

Tra gli altri interventi del provvedimento:

  • l’estensione del regime agevolato, previsto dalla legge 16 dicembre 1991 n. 398 per le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD), anche alle Società Sportive Dilettantistiche (SSD);
  • misure a favore delle imprese che accedono agli strumenti di risanamento previsti dal Codice della crisi, con l’estensione della non imposizione dei proventi straordinari derivanti da riduzioni dei debiti anche ai casi di liquidazione giudiziale, concordato minore e concordato semplificato;
  • ulteriori disposizioni in materia di IVA, che chiariscono aspetti applicativi e semplificano gli adempimenti.