Il 24 aprile scorso il Ministro dell’economia e delle finanze, Daniele Franco, ha svolto una informativa al Consiglio dei Ministri in merito al Piano per la ripresa e la resilienza, di cui all’articolo 18 del Regolamento (UE) n. 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021, e al Fondo nazionale complementare.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), trasmesso al Parlamento il 25 aprile, prevede un corposo e organico pacchetto di investimenti e riforme, che mirano amodernizzare la pubblica amministrazione, rafforzare il sistema produttivo e intensificare gli sforzi nel contrasto alla povertà, all’esclusione sociale e alle disuguaglianze, per riprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo rimuovendo gli ostacoli che hanno bloccato la crescita italiana negli ultimi decenni. 

Cosa prevede

Il PNRR si articola in 6 Missioni:

  • digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; 
  • rivoluzione verde e transizione ecologica; 
  • infrastrutture per una mobilità sostenibile; 
  • istruzione e ricerca; 
  • inclusione e coesione; 
  • salute.

L’Italia è la prima beneficiaria dei due principali strumenti del programma Next Generation EU (NGEU), predisposto dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica e che prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale, migliorare la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori e conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale. Si tratta, in particolare, del Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF) e del Pacchetto di Assistenza alla Ripresa per la Coesione e i Territori di Europa (REACT-EU)