Importanti novità dal fronte fiscale: il Senato ha dato il via libera definitivo al Decreto Fiscale (D.L. n. 84/2025). Dopo l’approvazione della Commissione Finanze e il voto finale dell’Assemblea di Palazzo Madama , il provvedimento è stato approvato in via definitiva.
Tra le modifiche più rilevanti, emerge un nuovo regime di ravvedimento speciale , specificamente pensato per chi aderisce al Concordato Preventivo Biennale (CPB) 2025-2026.
Grazie a un emendamento approvato alla Camera , i soggetti che hanno applicato gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA) e che aderiranno al CPB per il biennio d’imposta 2025-2026, potranno usufruire di questo ravvedimento. Questo comporta il versamento di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, delle relative addizionali e dell’IRAP e consente il ravvedimento delle annualità dal 2019 al 2023 attraverso il versamento di un’imposta sostitutiva.
Possono aderire i soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale e che, nei periodi d’imposta dal 2019 al 2023, abbiano:
- Applicato gli ISA.
- Dichiarato una delle cause di esclusione dall’applicazione degli ISA legate alla pandemia da Covid-19.
- Dichiarato una condizione di non normale svolgimento dell’attività (secondo l’art. 9-bis del D.L. n. 50/2017).
La base imponibile è la differenza tra il reddito d’impresa o di lavoro autonomo già dichiarato per ciascun anno e il valore effettivo incrementato di una percentuale variabile in base al punteggio ISA:
- 5% per ISA pari a 10.
- 10% per ISA pari o superiore a 8 e inferiore a 10.
- 20% per ISA pari o superiore a 6 e inferiore a 8.
- 30% per ISA pari o superiore a 4 e inferiore a 6.
- 40% per ISA pari o superiore a 3 e inferiore a 4.
- 50% per ISA inferiore a 3
L’aliquota dell’imposta sostitutiva:
- 10% se il livello di affidabilità fiscale è pari o superiore a 8.
- 12% se il livello di affidabilità fiscale è pari o superiore a 6 ma inferiore a 8.
- 15% se il livello di affidabilità fiscale è inferiore a 6.
Il versamento minimo è di 1.000 euro.
Per il il pagamento si potrà scegliere tra:
- Un’unica soluzione tra il 1° gennaio e il 15 marzo 2026.
- Un massimo di 10 rate mensili (contro le 24 dell’anno scorso), maggiorate di interessi.
Non possono ricorrere al ravvedimento speciale coloro che, prima del pagamento (o della prima rata), abbiano ricevuto la notifica di:
- PVC (Processo Verbale di Constatazione).
- Schema d’atto di accertamento.
- Atto di recupero di crediti inesistenti, per l’annualità interessata.