Se l’ufficio contesta al contribuente un comportamento assolutamente contrario ai canoni dell’economia spetta a quest’ultimo fornire le necessarie spiegazioni dell’anomalia

Legittimo l’accertamento induttivo dell’Agenzia delle entrate al tassista sulla base dello scostamento tra i chilometri percorsi indicati nello studio di settore presentato e quelli rilevabili dalle schede carburante: a maggior ragione quando l’esiguità del reddito dichiarato rispetto al valore della licenza del taxi, evidenzia un’attività anti economica poco credibile. Lo ha stabilito la Cassazione con l’ordinanza 30664 del 18 ottobre 2022.